Adeguamento Privacy
Acquistando il servizio di adeguamento privacy potrete adempiere all'obbligo di legge velocemente e senza sforzo, evitando così il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.
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Chi ha l'obbligo di adeguamento alla privacy?
Tutte le aziende e i professionisti che offrono i propri beni o servizi a persone che si trovano nell'Unione europea sono tenute a rispettare il GDPR, il Regolamento europeo in materia di protezione dei dati, e relativi decreti di adeguamento.
Quali sono le sanzioni per chi non rispetta il GDPR?
A seconda della violazione delle disposizioni, sono previste due tipologie di sanzioni amministrative: fino a 10.000.000€ (ofino al 2% del fatturato mondiale annuo) oppure, in casi più gravi, fino a 20.000.000€ (fino al 4% del fatturato mondiale annuo). Alcune forme di violazione sono: trattamento illecito di dati, comunicazione e diffusione illecita di dati personali, acquisizione fraudolenta dei dati personali, false dichiarazioni al Garante per la privacy.
A chi si rivolge il servizio di adeguamento privacy?
In nostro servizio si rivolge a tutte le società commerciali, artigianali e che operano nell’ambito dei servizi, soggette all’adeguamento della protezione dei dati individuali. Acquistando il servizio potrete adempiere all'obbligo di legge velocemente e senza sforzo, evitando così il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.
In cosa consiste il servizio di adeguamento privacy?
Il servizio Adeguamento Privacy prevede un’intervista con un nostro specialista per comprendere come sono gestiti e trattati i dati dai vari referenti aziendali (ossia i dati personali trattati, con particolare attenzione a quelli particolari precedentemente definiti sensibili). Al termine viene redatto e consegnato al cliente un manuale contenente tutte le procedure, i modelli di nomina e altri documenti necessari per soddisfare le richieste di legge.
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Dicono di noi
Ho scoperto quasi per caso dopo un incontro con la mia associazione di categoria che con la telecamera di videosorveglianza avrei dovuto adeguarmi per la privacy. Non ne ero al corrente e i rischi che c’erano erano alti. Ho chiesto al mio fornitore della sicurezza e mi ha confermato e fatto un preventivo secondo me ingiustificato. Dopo una ricerca su internet ho mandato una mail di contatto e sono stato richiamato subito. Ho trovato cordialità e competenza e con molto meno rispetto a quanto preventivatomi ho sistemato la mia posizione. L’acquisto è stato veloce, la competenza tante e il tempo per avere i documenti, poco. Li ho fatti verificare dalla mia associazione e mi hanno confermato che sono fatti bene (la prudenza on line non è mai troppa). Vista l’esperienza positiva ho approfittato per comprare anche un paio di corsi per la sicurezza. Consiglio l’acquisto, tutto perfetto.
Chi non ha sentito parlare di Privacy, GDPR e Garante negli ultimi anni? Nel 2018 molte aziende si sono trovate ad affrontare la problematica della Privacy, tematica scottante e molto delicata. Il trattamento di dati personali, come nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e codice fiscale dei clienti, veniva giornalmente eseguito senza una mappatura evidente e corretta.
Adeguamento al GDPR, cosa significa?
I testi di riferimento in materia di data protection in Italia sono il Codice Privacy (D.lgs. 196/2003), il quale aveva in precedenza rappresentato la normativa italiana per quanto concerne la protezione dei dati, e il GDPR (Regolamento UE 2016/679).
Il decreto legislativo 10/2018 di adeguamento della normativa italiana al Regolamento, entrato in vigore il 10 agosto 2018, ha armonizzato le norme contenute nel Codice Privacy (D.lgs. 196/2003) al Regolamento Europeo 201/679, in modo da evitare situazioni di conflitto tra le due norme.
Il decreto 101/2018 e il GDPR: i cambiamenti principali
Tra i vari cambiamenti apportati alla norma italiana, alcuni hanno una valenza maggiore rispetto ad altri:
- Limitazione ai diritti degli interessati. Secondo il GDPR, gli interessati (ovvero le persone fisiche a cui si riferiscono i dati personali) hanno un ampio spettro di diritti (artt.15, 16, 17, 18, 20, 21, 22 del Regolamento) a cui ricorrere anche in un momento successivo a quello in cui hanno dato il consenso. Il decreto prevede il diritto dell’Unione, o del singolo Stato, di limitare - in casi ben specifici – l’esercizio di tali diritti per salvaguardare ad esempio: la sicurezza nazionale, la difesa, la sicurezza pubblica.
- Diritti riguardanti le persone decedute. Il D.lgs. 196/2003 stabilisce che chi per ragionifamiliari meritevoli di protezione, o chi agisce a tutela dell’interessato in qualità di suo mandatario o chiunque abbia un interesse proprio può accedere ai dati personali del defunto (o esercitare gli altri diritti previsti dagli articoli da 15 a 22). Tuttavia, il decreto legislativo 196/2003 prevede che l’esercizio di tali diritti possa essere non ammesso nei casi previsti dalla legge oppure vietato tramite dichiarazione scritta dall’interessato (limitatamente all’offerta diretta di servizi della società dell’informazione).
- Consenso del minore in relazione ai servizi della società d’informazione. Il GDPR ha introdotto il diritto del minore di prestare il consenso al trattamento dei propri dati, ma solo in due casi:
- Il minore ha almeno 16 anni;
- Il minore ha meno di 16 anni e il consenso “è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale”.
Il servizio di adeguamento privacy mira a garantire ai titolari del trattamento (pubblici o privati) di rispettare tutti i vincoli normativi relativi alla protezione e tutela della privacy. Centinaia di aziende ci hanno chiesto consulenza e check-up per analizzare la reale aderenza al Regolamento Europeo, introducendo eventuali azioni di adeguamento: contattaci per ricevere subito la tua consulenza!